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Blocco Rivalutazione Pensioni      Comunicato   CUQ

  Blocco Rivalutazione Pensioni  

Comunicato   CUQ

 

      

    Patrimoniale sulle pensioni

Nei giorni scorsi il Ministro del lavoro Prof. Enrico Giovannini ha comunicato il progetto di riforma del sistema pensionistico che era uno degli impegni programmatici preannunciati dal Governo e, in particolare dal suo ministero. Impegni presi per correggere alcune delle storture strutturali (vedi l’infinito caso esodati), ed alcune iniquità che sono  rimaste inalterate nonostante i ripetuti interventi che si sono susseguiti dal 1995 in poi, oltre ai privilegi storici.

Dalle notizie di stampa emergono informazioni davvero sorprendenti. La prima è quella dell’abbandono del progetto, caldeggiato precedentemente dal Ministro Giovannini, di rendere più flessibile l’uscita dal lavoro attraverso un meccanismo di incentivi e di disincentivi sugli importi delle pensioni, in quanto ci sarebbe il rischio di un aumento del numero delle uscite con conseguente aggravamento degli oneri sui bilanci dell’INPS. Costi che, invece, sono assolutamente certi per risolvere definitivamente il problema degli esodati che è ben lontano dall’essere risolto.

La seconda è che sarà prorogato anche per il 2014, con il proponimento di renderlo strutturale, il blocco degli adeguamenti delle pensioni superiori a cinque volte il minimo. Blocco introdotto, con le lacrime dell’allora Ministro Fornero per il 2012 e per il 2013 e che, per lo meno, aveva la motivazione di garantire la completa indicizzazioni delle pensioni più basse.

Sembra, al contrario che il Ministro Giovannini, con le ciglia asciutte, intenda proseguire in questa assoluta iniquità, in quanto si diminuisce il potere di acquisto delle pensioni, con un metodo assolutamente ipocrita perché si tenta, in questo modo, di aggirare il pronunciamento della Corte Costituzionale che ha vietato tagli selettivi sulle pensioni.

La Confederazione Unitaria Quadri, facendosi interprete della protesta e della indignazione di tutta la categoria dei quadri, chiede al Ministro del Lavoro, al Presidente del Consiglio e a tutto il Governo, di non dare corso a questi proponimenti che risultano ingiusti e discriminatori, in quanto avvengono in un contesto nel quale non si intravede nessuna iniziativa del Governo per imporre il doveroso contributo al risanamento del bilancio pubblico a quanti, e sono tantissimi, continuano a godere indisturbati di privilegi, in molti sistemi pensionistici particolari e, più in generale , di una diffusa e generosa impunità fiscale.

Torino, 11 ottobre 2013

 

 

accordo tra la Confindustria e CGIL CISL UIL

Caro collega,

ll'arroganza di coloro che abusivamente si attribuiscono il diritto di trattare in nome e per conto dei Quadri non è  purtroppo finita. Leggi l’accluso comunicato della CUQ, per opportuna informazione.Auspichiamo che non manchi il sostegno alla nostra Confederazione, unica voce a  difesa della Categoria. Grazie per l’attenzione.

La Confederazione Unitaria Quadri, pur non potendo che apprezzare sui piano del metodo, il raggiungimento di un accordo tra la Confindustria e CGIL CISL UIL sulla contrattazione e sulla rappresentatività proprio nel momento in cui il nostro Paese sarà chiamato ad affrontare, nei prossimi anni, una sfida decisiva per il suo futuro, esprime tutta la sua contrarietà per alcuni degli aspetti di merito in esso definiti.

 (continua)     

 
 
  Il SI.N.QUADR.I. e l’Associazione Quadri e Capi Fiat  soggetti contrattuali a Siracusa, Pomigliano e Torino. 
  Lo scorso dicembre è stato un mese da ricordare per il Settore Industria della CUQ: l’Associazione Quadri e Capi Fiat è diventata soggetto contrattuale firmando il contratto collettivo per Fabbrica Italia; Sinquadri ha dato un importante apporto per il recupero di efficienza della più importante raffineria del Paese firmando con Isab un accordo che la porterà ai massimi livelli di redditività in Europa. Dedichiamo questo numero a tali accordi, riportando anche un commento del Presidente della ns. Confederazione, con l’intento di stimolare un dibattito tra i Quadri di tutti i settori, siano essi iscritti, simpatizzanti o quant’altro. Per quanto riguarda l'accordo di Pomigliano è appena il caso di ricordare che sulla stessa linea è seguito l'accordo di Mirafiori. Sono contratti pilota che, per la dimensione planetaria della Fiat, non potranno non avere seguito in tutta l'industria italiana. Finalmente si parla seriamente di produttività, di merito, di Quadri. Ebbene, se a Pomigliano l'approvazione referendaria tra i lavoratori ha conseguito una netta maggioranza, a Mirafiori per la ratifica è stato determinante il voto dei Quadri, scongiurando così un risultato negativo figlio di miopi ideologie fossili, che  sarebbe stato, per l'intero Paese e non soltanto per Torino, una vera iattura.
Tutto questo è per noi motivo di particolare orgoglio e costituisce la base comune ai Quadri di tutti i settori per riprendere un ruolo attivo e importante nel contesto sociale, indispensabile perché la nostra economia regga la nuova sfida globale......          (continua)    
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Assistenza CAF presso i centri SICAF ( centro di assistenza fiscale) fondato da CUQ –SINFUB.
Il SICAF e’ presente,con convenzioni su tutto il territorio nazionale consultare il sito www.cafsicaf.it

Convenzione bancaria

INFORMATORE   2012

NOTA DELLA REDAZIONE

Da questo numero l’INFORMATORE cambia veste tipografica, dando diretta e immediata visibilità alle notizie, rimandando i commenti e l’approfondimento degli argomenti all’effettiva lettura. Anche con l’attuale Governo la nostra Confederazione conferma la sua attiva presenza ai Tavoli Istituzionali, con la richiesta dei fondi integrativi per il sostegno al reddito dei Quadri e proponendo l’obbligatorietà della formazione continua, l’internazionalizzazione delle Alte Professionalità e delle Imprese e norme contro la precarietà. Il pieno riconoscimento, assolutamente paritario nei confronti di tutti gli altri firmatari, dell’Associazione Quadri e Capi Fiat come stipulante del CCNL Fiat, con uno specifico inquadramento per i Quadri e le Alte Professionalità e relativa Indennità Funzioni Direttive, giunge a compimento di un lungo percorso iniziato negli anni ’80 con la marcia dei quarantamila, premia la coerenza e la costanza dei Quadri che hanno caparbiamente sostenuto la loro specifica rappresentanza anche nei momenti più difficili, è prova tangibile dei notevoli risultati a cui può arrivare la ns. Categoria con il supporto e la massiva adesione della Base. Auspichiamo che questo successo di grande rilievo sia di stimolo ai Quadri di tutti i settori dell’industria e dell’intero mondo del lavoro per il sostegno ed il rafforzamento di Sinquadri e delle altre Associazioni aderenti alla CUQ, sì da conseguire analoghi risultati anche in altri CCNL. La ferma convinzione che solo le rappresentanze dei Quadri, per il fatto stesso di comprenderne appieno i problemi, ne possono efficacemente sostenere le rivendicazioni, dare voce alle legittime aspirazioni e tutelare le professionalità, ci porta a credere che supereremo la miope posizione agnostica o addirittura avversa di molte amministrazioni, che ancora trovano più conveniente trattare con le organizzazioni generaliste, magari blandendo singolarmente qualche Quadro al fine di romperne il fronte. Il successo, però, sarà tanto più forte e rapido quanto più esteso e convinto sarà il sostegno della base, che parta da una nuova mobilitazione della Categoria e che ci consenta di riprendere, come già avvenuto in altri momenti difficili, quel ruolo attivo ed importante che ci è proprio nel contesto sociale. In questa che è probabilmente la più grave crisi economica della storia moderna, i Quadri sono una risorsa insostituibile, forse la più grande, per la ripresa delle Aziende e del Paese tutto. È bene ricordarlo a gran voce.

leggi l'informatore

 

Conciliazione ed Arbitrato

 il 24 novembre u. s. è entrata in vigore la legge 183/2010 che, tra l’altro, introduce nelle controversie di lavoro nuove norme in materia di conciliazione e arbitrato molto rilevanti anche per i Quadri, che sempre più frequentemente sono costretti a subire le conseguenze di nuove politiche imprenditoriali con imposizioni perfino di mobilità interaziendali, spesso con assunzioni ex novo. Riteniamo, pertanto, di estremo interesse per noi l’accluso parere che abbiamo richiesto ad un illustre giuslavorista, il Prof. Sebastiano Bruno Caruso, ordinario di diritto del lavoro e diritto comparato del lavoro.